Serata al Colosseo





In occasione della Giornata del Patrimonio, 
molti dei musei della Capitale sono stati aperti fino a mezzanotte con il biglietto a 1euro.  Noi, approfittando di questa rarissima apertura serale, abbiamo scelto il posto più emblematico della Capitale: 

 Er Colosseo, L'Anfiteatro Flavio...
il simbolo di Roma, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno. Visitarlo è sempre un'emozione, a prescindere dell'ora del giorno, della stagione o del numero di turisti. Tra le sue mura, antiche quasi duemila anni, la modernità scompare e ci rimane solo il 'presente' sospeso in un tempo incerto. Con un po' di fantasia si sentono le urla, i versi delle bestie nell'arena, l'odore della morte e la clemenza rara dell'Imperatore... Nerone lo riempiva d'acqua per fare battaglie navali, mentre Vespasiano, 
chi ordinò la sua costruzione non lo vede mai finito. 

Se le pietre parlassero, anzi se sapessero scrivere...





Piuttosto che farvi un riassunto della storia 'colossale' dell'Anfiteatro più famoso del mondo, vi propongo qualcosa di più divertente e immediata: 
un articolo trovato su Focus.it molto interessante che ci presenta il Colosseo come forse non l'ha avete mai visto: 

1. Il Colosseo è un edificio di forma ellittica lungo 189 metri e largo 156 metri, su una superficie di 24.000 mq con una altezza di più di 48 metri. Ha circa 80 ingressi e poteva ospitare sui 50mila spettatori.

2. Per costruirlo sono stati necessari poco più di 5 anni: dal 75 all'80 d.C. Solo per la parete esterna sono stati utilizzati più 100 mila metri cubi di travertino. 

3. Al principio si chiamava Anfiteatro Flavio. Il nome "Colosseo" è arrivato solo nel medioevo: la teoria più accreditata è che si chiami così perché fu costruito nei pressi della statua del "colosso" di Nerone che sorgeva a pochi metri dall'anfiteatro. Altri dicono che derivi dalla posizione, perché sorgerebbe su un colle dove un tempo si trovava un tempio di Iside (da cui Collis Isei). Ma c'è anche una leggenda nera secondo cui anticamente era un tempio pagano, dove si adorava il demonio. E alla fine di ogni cerimonia i sacerdoti chiedevano agli adepti: "Colis Eum?" ("Adori lui?"). 

4.  Il marmo della facciata e di alcune parti interne del Colosseo sono stati utilizzati per la costruzione della Basilica di San Pietro e anche per edifici civili come Palazzo Barberini. Caduto in abbandono, per lungo tempo l'anfiteatro fu infatti usato come come fonte di materiali da costruzione. Così fino al 18esimo secolo, quando tornò l'amore per le antiche vestigia di Roma. Si calcola che nel corso del tempo sia rimasto solo un terzo di quella che era la costruzione originale. 

5. Al tempo dei gladiatori, il Colosseo si guadagnò una fama sinistra, fino a essere ritenuto una delle 7 porte dell'inferno (vi morirono decine di migliaia di persone). Si dice che in loco si tenessero riti propiziatori, utilizzando lo stesso sangue dei morti nell'arena. Nel medioevo, poi, bande di briganti lo usavano per seppellire le vittime. E nel 500 fu preso di mira da maghi e stregoni che pare apprezzassero le erbe dai poteri magici che crescevano tra le sue rovine. 

6. Da alcuni secoli gli esperti di botanica studiano la flora cresciuta spontaneamente all'interno del Colosseo. Più di 350 specie diverse di piante hanno messo radici tra le rovine, alcune delle quali di origine esotica e la cui crescita sarebbe favorita dal microclima dell'anfiteatro. 

7.  Al suo interno per un periodo si tennero anche le nauromachie, rappresentazioni di battaglie navali in acqua che però non ebbero lo stesso successo dei giochi coi gladiatori. Secondo Martin Crapper, docente di ingegneria civile ed ambientale all'Università di Edimburgo, l'acqua scorreva attraverso una serie di pozzi interni e tubazioni al di sotto delle tribune. Per riempire tutta l'arena erano necessarie circa 7 ore.

8.  Nelle giornate assolate, il Colosseo era ricoperto da un velario formato da circa 80 vele triangolari, controllate da 320 funi di sostegno. Il perché è facilmente intuibile: evitare le insolazioni agli spettatori durante gli spettacoli di mezzogiorno. 

9. E' stato il set di numerosi film. Ma non è stato girato al Colosseo il film che ne ha celebrato la fama in tutto il mondo: il Gladiatore. Una serie di intoppi hanno infatti spinto il regista Ridley Scott a girare alcune scene nell'anfiteatro romano di El Jem in Tunisia e a ricostruirne uno a Malta, dove è stato realizzato in 19 settimane e solo in parte: il grosso è stato ricreato al computer. 

... più su: FOCUS.IT 


Attualmente e fino al 5 ottobre Il Colosseo ospita la Mostra "La Biblioteca Infinita. 
I luoghi del sapere nel mondo antico".
Divisa in 7 sezioni con 120 tra statue, affreschi, rilievi, strumenti e supporti di scrittura documenta l’evoluzione del libro e della lettura nel mondo greco-romano dall’età ellenistica al tardo antico, così come i luoghi pubblici e privati dove si scambiava e si custodiva il sapere.

Buona visita! ;)