Ostia Antica, quasi dieci anni dopo.
E direte ma questa è impazzita, 10 anni dopo di cosa? Alla prima parte della domanda risponderei: 'può darsi', mentre alla seconda vi dovrei raccontare la mia prima volta in Italia, a Roma e ad Ostia Antica nel 2005, ma siccome non vi voglio annoiare vi dico solo che è stato bellissimo tornarci dopo così tanto tempo...qualunque mi avrebbe detto che sarei tornata 9 anni dopo una mattina così a buffo perché mi sarei trasferita a Roma, sicuramente avrei consigliato di farsi vedere 'da uno bravo'!
Comunque sia, eccoci qua di nuovo, pronti a ripercorrere le strade del Antico Porto di Roma. Mi raccomando, scarpe comode, vestiti leggeri (si scatta di caldo se fa bel tempo),
bottiglia d'acqua e qualcosina da mangiare per far una pausetta all'ombra. All'interno dell'area archeologica trovate anche un ristorante molto carino vicino il Tevere, ma siccome a me piacciono le iniziative low- cost, vi suggerisco di portarvi da mangiare oppure di far un salto al Borgo Medievale che è pieno di ristoranti caratteristici....
Basta di chiacchiere...iniziamo il tour!
Tanti percorsi, una città tutta per noi e, a dirla tutta,
con poche indicazioni quindi pazienza, ottimismo e buonumore! :)
Ostia trae il suo nome da Ostium, bocca del fiume.
La leggenda fa risalire la fondazione della città, prima colonia dei romani e primo porto fluviale in Italia, al quarto re di Roma, il sabino Anco Marzio. La tradizione non è però suffragata dalle ricerche archeologiche, che hanno rilevato una cittadella fortificata, il castrum, risalente al IV secolo a.C.
Porta del Tevere, per molti secoli via di comunicazione primaria, e porta del Tirreno, che ha sempre avuto un'importanza fondamentale per la politica commerciale e militare romana. E proprio la sua caratteristica di città commerciale e di raccordo tra importantissime vie di comunicazione con la capitale del mondo antico, ha fatto sì che Ostia, inizialmente al pari e forse anche più della stessa Roma, fosse una città cosmopolita, dove al suo interno convivevano razze e culture differenti.
I suoi abitanti erano, a seconda della professione, raggruppati in sodalizi, con lingue e religioni differenti. Ne sono testimonianza i templi dedicati oltre che a divinità locali, a Mitra (persiana), Cibele (frigia), Iside (egiziana). Recente è anche la scoperta di una sinagoga.
Il vero porto di Ostia però, fu quello costruito da Claudio, nei pressi dell'attuale aeroporto internazione di Fiumicino, più tardi ampliato da Traiano con lo splendido bacino esagonale scavato nel retroterra. Ostia fu quindi il centro di smistamento dei beni commerciali diretti a Roma, e la città crebbe in ricchezza e prestigio, fino a toccare il culmine con la ristrutturazione urbanistica di Adriano, quando contava oltre 100000 abitanti.
Dopo l'autonomia amministrativa concessa da Costantino, inizia il suo declino, parallelo alla rovina di Roma, subisce le incursioni dei Visigoti di Alarico e dopo un momentaneo risveglio sotto il regno di Teodorico, le sorti negative di Roma e le incursioni barbariche portarono al suo abbandono.
Rimasero soltanto le imponenti rovine, ben presto interrate. L'unica costruzione che rimase sempre visibile fu il Capitolium, tasformato in ovile e chiamato "la casa rossa", in virtù dei suoi laterizi. Gli scavi di Ostia Antica iniziarono nel 1800, e si scava ancora oggi.
E', probabilmente dopo Pompei,
il miglior esempio di città di epoca romana giunto fino a noi.
Poi da visitare assolutamente,
anche solo per vedere da vicino 'Amore e Psiche' è il Museo Ostiense, allestito al piano terra di un edificio che esisteva sin dal Quattrocento ed era noto come “Casone del Sale”, in quanto collegato allo sfruttamento da parte del governo pontificio delle vicine saline.